Chi siamo
Il fondatore Nicola Imbriani
Sono il Dr. Nicola Imbriani, Fisioterapista specializzato nella Medicina funzionale e nei 6 piu’ importanti settori della Medicina del dolore: Fisioterapia, Riabilitazione, Osteopatia, Chiropratica, Medicina Orientale, Management del dolore.
Proprietario della GRUPPO SANE CLINIC™ di Udine, gia’ docente Universitario del METODO DINAMIX™, il primo sistema operativo Fisioterapico al mondo in grado di gestire qualsiasi quadro clinico al meglio, direttore Sanitario presso il Tavagnacco Calcio donne in serie A e gia’ Fisioterapista presso l’Udinese Calcio.
Già docente universitario e divulgatore scientifico, sono altresì il fondatore di un gruppo transnazionale denominato GRUPPO SANE MOVEMENT™, afferente ad una importante societa’ scientifica di settore, SO.FI.RI.
Mi occupo in generale dei casi clinici complessi, siano essi di natura ortopedica o neurologica, spesso apparentemente irrisolvibili, dei dolori cronici dalla difficile risoluzione, della cura degli sportivi professionisti e di tutti coloro che non hanno mai trovato soluzione ai loro problemi.
Per tutti questi motivi la mia Clinica ha richiamato negli anni l’attenzione di tanti pazienti giunti da tutta Europa.
“Lavoro con passione da oltre vent’anni in questo settore, ed ho avuto la fortuna di curare atleti professionisti e migliaia di pazienti con risultati molto importanti come dimostrano le nostre recensioni. Da qualunque zona d’Italia tu provenga, affidati alla nostra clinica per ottenere risultati inimmaginabili fino a qualche anno fa, oggi possibili grazie al Metodo Dinamix™.

We take the time you need
Caring for the growing needs of our community.
Staff
Anni di esperienza
Fisioterapie effettuate
Dicono di me
“Io posso solo dire che conosco il Dr. Nicola Imbriani da anni, ha seguito Elisa Qualizza per anni durante la preparazione a mondiali ed europei… Lui è come me, cerca il pelo nell’uovo, non lascia nulla al caso. Un Grande! Fidatevi di quel che dice e credetemi, di fisiatri e fisioterapisti ne conosco a migliaia ma Nicola è il Numero Uno!”
Lucio Collovigh, SSD Top Kickboxing e Muay Thai

Articolo tratto da Udine Today
C'è anche un friulano tra i migliori 50 fisioterapisti al mondo secondo un'agenzia indipendente
Il dott. Nicola Imbriani, con il suo Metodo Dinamix, già presentato alle più importanti fiere di settore a livello internazionale, è stato inserito nella classifica tra i 50 migliori fisioterapisti a livello globale
C’è anche un fisioterapista di Udine nella classifica dei 50 TOP WORLD PHISIO. La classifica, redatta da un’agenzia indipendente del settore, ha premiato il dott. Nicola Imbriani, già conosciuto a livello nazionale per il suo Metodo Dinamix.
Imbriani, 46 anni, figlio d’arte ed una carriera di lunga data, ha al suo attivo, oltre al diploma universitario in fisioterapia, anche un master in posturologia, studi avanzati in medicina e oltre 250 corsi interdisciplinari in ambito fisioterapico. Già fisioterapista per la serie A per l’Udinese, ha poi lavorato in moltissimi ambiti sportivi.
Nella stesura della classifica, diversi i fattori che hanno portato al successo lo studio udinese tra questi oltre al curriculum e alle esperienze d’insegnamento multidisciplinare del dott.Imbriani, anche l’avanguardia tecnologica dei metodi applicati. Lo studio infatti, aperto dai primi anni del Duemila, è cresciuto sia in termini numerici, sia in termini di apparecchiature.
Il dott. Nicola Imbriani
“Sono molto soddisfatto del riconoscimento ricevuto e che è merito anche del supporto della mia famiglia e di tanti pazienti. Una gioia, che arriva in un momento molto importante per la mia carriera – ci racconta il dott. Imbriani – A breve infatti uscirà anche un libro dove cercherò di raccontare alcuni step significativi del METODO DINAMIX. Una metodologia che si ispira ad alcuni studi condotti in ambito HIV e che utilizza un algoritmo per riuscire a comprendere al meglio le cause e la localizzazione esatta di diversi dolori e patologie muscolo-scheletriche – prosegue – Riusciamo quindi, grazie al feedback soggettivo-oggettivo, a lavorare sulla parte probabilistica riuscendo a comprendere al meglio la struttura interessata e la terapia adeguata per ogni tipologia di dolore. Si tratta di una modulazione di ciò che si fa in ambito medico riportato in ambito fisioterapico sfruttando gli algoritmi”.
“La fisioterapia, al contrario di quanti molti ritengono, non è una disciplina alla quale ci si affida solo nel momento del dolore – ci tiene a specificare – La prevenzione è fondamentale per evitare la cronicizzazione di dolori o il peggioramento di determinate situazioni”….[continua]

Articolo tratto da Udine Today
Dalla Sicilia a Udine per far curare la figlia da una rara malattia
Una famiglia di Trapani si è trasferita in città per affidarsi alle cure di uno specialista che può dare speranza alla bambina per trovare una normalità mai vissuta
Una bambina di sei anni, affetta da un grave disturbo nervoso del movimento che le impedisce di camminare (non lo ha mai fatto), ha ritrovato la speranza di migliorare la propria condizione a Udine. La famiglia, residente a Trapani, ha scelto di farla seguire da un centro udinese fondato da Nicola Imbriani, selezionato tra i 50 migliori fisioterapisti al mondo. Così dalla Sicilia la famiglia è arrivata a Udine, per affrontare un primo step delle cure proposte dal professionista udinese.
La malattia
La piccola è affetta da atassia cerebellare autosomica dominante, una malattia genetica rara e caratterizzata da perdita di equilibrio e movimento, in associazione ad altri segni neurologici. Di norma ci possono essere i disturbi oculomotori, deficit cognitivi, disfunzioni del movimento volontario, coinvolgimento bulbare, spinale e del sistema nervoso periferico, ma nel caso in questione si tratta di una forma che ha un andamento migliorativo. Alla bambina la malattia è stata diagnosticata quando aveva circa otto mesi. Per i problemi neurologici è seguita da un’equipe dell’ospedale Bambin Gesù di Roma, il nosocomio pediatrico più grande d’Europa. Al momento non sono disponibili trattamenti farmacologici efficaci in grado di modificare la progressione della malattia. L’unico iter riconosciuto univocamente risulta essere la riabilitazione neurologica.
Le cure
Così i genitori della bambina cercano di informarsi e capire quale sia la miglior opzione disponibile. Con approfondite ricerche online scoprono il centro Gruppo Sane Clinic, diretto da Imbriani, e il suo metodo, il Dinamix. “Si tratta di una metodologia che utilizza un algoritmo per comprendere al meglio le cause e la localizzazione esatta di diversi dolori e patologie muscoloscheletriche o neurologiche – spiega Imbriani –. Riusciamo quindi, grazie al feedback soggettivo-oggettivo in seguito alla proposta terapeutica, a lavorare sulla parte che ha probabilità di essere maggiormente interessata nella genesi dei problemi, comprendendo al meglio la terapia più adeguata per risultati immediati”. Per la bambina è stato previsto un protocollo super intensivo della durata di un mese, con una doppia seduta giornaliera, mattina e pomeriggio. “Sono protocolli già utilizzati su altri piccoli pazienti. Abbiamo avuto risultati più che ottimi già dopo circa dieci giorni di trattamento”.
Le speranze
Per i genitori uno spiraglio di luce nella situazione complicata della loro bambina: “Vediamo che progressi avrà al termine del mese di terapia intensiva – ci confida il padre –, ma già vedo che mia figlia riesce a fare delle cose che non era mai riuscita a fare in precedenza”. Imbriani è ottimista: “Sono molto soddisfatto dei progressi che stiamo facendo giornalmente. La cura che propongo è diversa da tutti gli altri approcci, perché è un sistema che si autocorregge, basandosi su un metodo matematico. Ho deciso di creare una “bambina atleta”, potenziandone la componente muscolare attraverso esercizi neuromotori e terapie fisiche. Così la paziente si potenzia molto non solo a livello muscolare, ma anche a livello centrale, compensando in modo virtuoso quello che non riesce a fare per l’atrofia del cervelletto. Un approccio innovativo, che porterà a risultati miracolosi sia nel breve che nel medio termine, ma molto dipende dal fatto che l’atassia sia progressiva o meno”.